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Lauro Giovanni Magnani è stato professore ordinario presso l’Università degli Studi di Genova dove ha insegnato Storia dell’arte moderna per il Corso di Laurea in Conservazione dei Beni culturali. Ha tenuto per molti anni l’insegnamento di Storia dell’arte moderna nei paesi europei per il Corso di laurea magistrale in Storia dell’arte e valorizzazione del patrimonio artistico e, sempre nell’Ateneo genovese, presso la Scuola politecnica di Ingegneria, ha tenuto, dall’istituzione dell’insegnamento, il corso di Artistic Image and narrative structure for virtual worlds. Ha insegnato, prima del rientro a Genova, Storia dell’Arte veneta presso l’Università di Padova. Nelle attività di ricerca e nella sua produzione scientifica ha affrontato tematiche relative a pittura e scultura tra XVI e XVIII secolo, ai rapporti tra artisti e committenza, alle scelte iconografiche, alla lettura degli spazi abitativi dell’aristocrazia tra palazzi urbani, ville e giardini, accanto all’ interesse per le problematiche dei Beni culturali, con una continuità di interventi nel dibattito cittadino sui temi dell’uso e della valorizzazione del patrimonio culturale.  Il tema dello spazio della rappresentazione, il rapporto tra questo e il pubblico, verificato in particolare nell’affermazione post tridentina dell’immagine religiosa – nei temi della devozione, della editazione, della visione – l’attenzione anche all’utilizzo di nuove tecnologie nell’indagine storico artistica, costituiscono attuali linee di interesse.

Sul versante storico-artistico, l’analisi delle tematiche post – tridentine caratterizza una linea di studio nella quale si inseriscono pubblicazioni dedicate all’iconografia dei diversi Ordini, alla produzione artistica genovese dopo il Concilio di Trento e ai suoi sviluppi  seicenteschi con specifici studi e monografie – l’ultima del 2019, “Immagini del sacro” – dedicati alla produzione di argomento religioso e al rapporto tra immagine artistica, meditazione, visione (2016, “Immagine, meditazione, visione”). In relazione a questi studi si pone l’analisi che ha portato alla monografia su Luca Cambiaso (1995) alla quale seguirono le mostre dedicate all’artista genovese a Austin ( Texas) nel 2006, a Genova , nel 2007, e , nello stesso anno, a snabrueck in Germania, fino al  volume di Atti del Convegno “La maniera di Luca Cambiaso” (2008). La committenza privata è stata indagata in lavori monografici e in saggi e le tematiche profane sono state percorse in numerosi studi di carattere iconologico. Suoi studi hanno affrontato aspetti dell’attività di artisti come Barocci (2009), Correggio (2011, 2012), Caravaggio (2011) e Rembrandt (2006, 2007). Nell’ambito degli studi dedicati alla scultura  si collocano i saggi realizzati per le mostre “Genova nell’età barocca” (1992) e “Pierre Puget” Marsiglia – Genova (1994-95) delle quali è stato tra i curatori. È stato anche co-curatore di mostre dedicate alla grafica (2002, 2007), all’iconografia del mito (2004). Sul tema delle ville e del giardino storico – oltre a numerosi studi, all’organizzazione di attività convegnistiche ed a iniziative espositive – ha pubblicato nel 1987 una monografia (giunta nel 2005 alla III edizione aggiornata), nella quale si propone un metodo di lettura che analizza il fenomeno in stretta connessione con la produzione figurativa e le scelte dei programmi decorativi. Nel 1997 fu Summer Fellow presso il Dumbarton Oaks di Washington, Trustees for Harvard University, Studies in Landscape Architecture, chiamato a svolgere una ricerca sugli apparati del giardino a Genova. Presso l’Istituzione americana tornò nel 2001 e con questa ha collaborato con la partecipazione all’International Forum on Garden City di Wuhan in Cina (2006) e con diverse pubblicazioni.

È stato coordinatore di unità di ricerca in Progetti CNR e in Progetti di Ricerca di Interesse nazionale finanziati dal Ministero dell’Università, coordinatore nazionale per il progetto sul tema del Collezionismo in età barocca che coinvolgeva l’Università di Genova con quelle di Insubria, di Salerno e della Calabria. È stato Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni artistici, Coordinatore del Dottorato in Storia e conservazione dei beni culturali artistici e architettonici, Coordinatore dell’Indirizzo umanistico (ISUPAC) della Scuola superiore dell’Università di Genova, Direttore del Centro di Studi sulle Arti, l’Architettura e la Letteratura del Manierismo e del Barocco dell’Ateneo genovese.

Da oltre quindici anni collabora con i colleghi elettronici del DITEN dell’Università di Genova, a una serie di sperimentazioni relative all’utilizzo di tecniche di restituzione 3D applicate allo studio del patrimonio artistico e con il gruppo di docenti del DIBRIS alle ricerche presso l’Info Mus Lab. Interessi larghi sull’immagine che confluiscono nell’apertura ai temi della Visual culture con l’organizzazione, nell’ultimo quadriennio, di un modulo specificamente dedicato a quegli aspetti per la Summer School della Scuola superiore IANUA dell’università di Genova.

Recente l’esperienza della mostra da lui curata Grotte e giardini ai tempi di Rubens (2022) in Palazzo della Meridiana a Genova dove ha utilizzato nel percorso espositivo, accanto e in dialogo con le opere una serie di apparati video, ricostruzioni 3D e foto digitali ad altissima risoluzione.

Membro del RSA e dell’ICOMOS, fa parte di comitati scientifici di Musei (Museo di palazzo Reale, Museo Diocesano di arte Sacra di Genova, Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, MUDA Museo Diffuso di Albisola), è direttore della collana “Arti visive e patrimonio culturale” della Genova University Press e fa parte di comitati di riviste scientifiche (Saggi e Memorie di storia dell’arte, Ricche Minere, Marmora et Lapidea, Gli Artisti dei Laghi, University Heritage, Arte e cultura). L’impegno sul tema dei beni culturali e la partecipazione alla discussione su tutela e fruizione del patrimonio muovono dalla militanza nella redazione della rivista “Indice per i beni culturali”, negli anni Settanta del Novecento. Sulla ricostruzione del dibattito nell’ultimo cinquantennio è tornato recentemente (2021).

Ha ricoperto la carica di Delegato del Rettore per la valorizzazione del patrimonio artistico e monumentale dell’Ateneo dal 2013 fino al 2022. Lo studio e la valorizzazione del patrimonio dell’Università di Genova si è concretato nella realizzazione di numerose iniziative di apertura al pubblico, in restauri, nella partecipazione dell’Ateneo genovese al network Universeum, European Academic Heritage e nella cura di volumi dedicati ai beni culturali dell’Ateneo, tra i quali la monografia Città Ateneo Immagine (2014). Dal novembre 2018 al dicembre del 2021 è stato Preside della Scuola di Scienze umanistiche. Il 4 maggio 2023, con Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, gli è stato conferito il titolo di Professore Emerito.